Gente della baia, o forse no

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Il fiordo di Geirangerfjord (Fgmedia)

Il termine vichinghi ha un’etimologia incerta: molto popolare, anche se non pienamente corretta, quella derivante dal norreno víkingr, il cui significato può essere tradotto in ‘gente della baia’ (vík = baia, ingr = suffisso di provenienza).

La parola comparve per la prima volta in un documento inglese del 1807.

In Inghilterra i vichinghi venivano anche chiamati uomini del Nord o norreni, termini con cui all’epoca si indicavano in maniera generica tutte quelle popolazioni che provenivano dalla Scandinavia, senza distinzione per regione di appartenenza.

In seguito furono i danesi a essere chiamati normanni, con chiaro significato di uomini provenienti dal nord. Per gli slavi, i vichinghi divennero Rus’ quando attraversarono le steppe dell’est, quelle che sono oggi Russia e Ucraina; il termine può derivare dalla storpiatura di una parola norrena simile, che indicava il ruolo di rematori.

Fonti greche e bizantine trasformarono i vichinghi giunti fino alle porte di Costantinopoli in Vareghi o Variaghi; anche in questo caso c’è un chiaro riferimento al simile termine norreno che indica coloro che hanno prestato un qualche tipo di giuramento. Questi infatti almeno dall’839 presero servizio da mercenari nella guardia reale dell’imperatore bizantino.

Frederic Durand, professore emerito dell’Università di Caen, ci spiega meglio l’intricata faccenda: «Nei testi dell’Europa occidentale i vocaboli che indicano i Vichinghi restano approssimativi quanto vari. I cronisti franchi li chiamano Normanni, termine che in senso proprio si dovrebbe riferire solo agli antichi Norvegesi. I cronisti sassoni, per esempio Widukind, parlano di Ascomanni, cosa che ha lasciato credere che le loro imbarcazioni fossero costruite in faggio (in tedesco Esche). Gli autori anglosassoni conoscevano quasi solo i Dani, ma i Celti usano i termini Gall (straniero) e Lochlannach (uomo del nord). Nei testi bizantini e arabi i Vichinghi sono chiamati Rhos o Rus, cioè genti della provincia svedese del Roslag, o ancora Variaghi dalla parola normanna Voeringjar che pare aver significato di volta in volta commercianti e mercenari. Il cronista russo Nestore usa il termine Svei, mostrando così che secondo lui i Vichinghi provenivano dallo Svealand, provincia dalla quale l’attuale Svezia deriva il proprio nome. Quanto agli stessi Scandinavi, essi a partire dal IX secolo hanno concordato sulla designazione oggi universalmente accettata: Viking e Vikingr. Il primo sostantivo è di genere femminile e indica la spedizione armata condotta per mare; il secondo è di genere maschile e designa l’uomo che vi prende parte».

Tommaso Indelli, Assegnista di Ricerca in Storia Medievale presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di Salerno, chiarisce qualcosa in più: «Oltre al termine Vichinghi, nelle fonti dell’epoca, le genti del Nord venivano anche indicate con l’etnonimo di Northmanni, uomini del Nord, oppure di Variaghi, Rus (Varangoi, Rhos, in greco, Rus, in slavo, Russi)».

Approfondisce la questione anche lo storico Ludovico Gatto, quando afferma che il termine Normanni o uomini del nord deriva da Norrwegr (rotta del nord) e Norrmandr (colui che segue questa rotta).

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