I misteri di Willcox Playa

Condividi l'articolo

Gru canadese nel nido (Andrea Westmoreland from DeLand, United States)

Nella località di Willcox Playa in Arizona, c’è quel che resta del più grande lago che, prima di prosciugarsi del tutto, attirava la gente della cultura Cochise.

Byron Cummings, decano dell’archeologia del Sud-Ovest (tra i suoi allievi anche Emil W. Haury, altrettanto noto archeologo), fu il primo a scoprire tracce di uomini del Pleistocene nel sud dell’Arizona, e le sue scoperte hanno portato al riconoscimento della cultura Cochise prima del 6000 a.C.

Questa cultura si sviluppò in Arizona e Nuovo Messico, già ben definita rispetto alle genti che occupavano questa regione.

Nel frattempo gli animali di grande taglia si erano estinti per le mutate condizioni climatiche, e i Cochise, indicati da alcuni come probabili avi degli Hohokam, si stanziarono in quella che oggi è chiamata Willcox Playa, un tempo ricca di laghi creatisi con il deflusso dell’acqua dei ghiacciai dalle montagne circostanti.

Anne Woosley, direttore della Fondazione archeologica no profit Amerind, sostiene che quei laghi si prosciugarono nel 2500 a.C., fatto probabilmente scatenante del declino della cultura Cochise.

La zona si trasformò in deserto e fu allora che altre culture furono costrette ad abitare in anfratti naturali o case interrate.

Secondo il parere di Joseph F. Schreiber Junior del Dipartimento di Geoscienze dell’Università dell’Arizona a Tucson, il lago Cochise era profondo poco più di venticinque metri e le sue acque dovevano essere un po’ salmastre, a giudicare dal contenuto di cloruro di sodio dei sedimenti; si stima che il periodo in cui il bacino raggiunse la massima profondità, sia stato nel 13000 a.C. (Pleistocene), mantenendosi tale tra alti e bassi per altri seimila anni.

Incredibilmente, ancora oggi qui si ritrovano migliaia di gru migranti della specie Grus canadensis, prima di raggiungere altre località più adatte alla riproduzione. Ma anche altri uccelli acquatici, per esempio anatre e ibis, convergono sulle rive di questa pozza ormai svuotata (assieme a rapaci, rettili e roditori). E qui sopravvivono solo cibandosi di piccoli roditori, oppure per l’intervento di qualche associazione che cerca di ricreare un simulacro dell’ambiente di un tempo.

Oggi gran parte della zona di Willcox Playa risulta interdetta al pubblico, poiché in un recente passato il sito è stato usato dagli americani per testare ordigni bellici, alcuni rimasti inesplosi.

C’è chi ha testimoniato di aver sperimentato, in questa zona, miraggi o comunque cose stravaganti, come edifici che si muovono all’orizzonte e camion che vanno a rovescio.

Qualcosa di mistico sembra avvolgere quel che resta dell’antico lago, come se una sconosciuta energia si sprigionasse dalle viscere della terra.

Lascia un commento