Le finanze occulte del Führer

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E’ in uscita prossimamente un nuovo libro: Le finanze occulte del Führer. Dal trattato di Versailles all’ascesa di Hitler: le responsabilità di politici, banchieri e imprenditori americani nel riarmo della Germania.
Il volume è pubblicato da Edizioni Aurora Boreale dello storico Nicola Bizzi.
Il Trattato di Versailles, promulgato il 10 Gennaio 1920, sancì le risoluzioni da assumere nei confronti della Germania, cui fu imposto il disarmo, la perdita di grandi porzioni di territorio e l’obbligo di risarcire i vincitori.
Una commissione riunitasi a Londra il 5 Maggio 1921, stabilì le riparazioni di guerra nella stratosferica cifra di 132 miliardi di marchi oro.
Per ripagare le riparazioni di guerra a Francia e Inghilterra, la Germania fu quindi costretta ad accettare l’aiuto finanziario offerto dagli istituti di credito americani.
Fu in quel frangente che nacquero in Germania organizzazioni di destra, conservatrici, nazionaliste ed ex combattenti, tra cui il Partito Nazionalsocialista dei Lavoratori di Adolf Hitler.
Questo testo ricostruisce il periodo tra le due guerre mondiali, con particolare attenzione ai rapporti intercorsi fra gli Stati Uniti e la Germania.
Politici, banchieri e imprenditori, da una parte e dall’altra, sono quindi i protagonisti di questo racconto, come fosse un romanzo in cui le vicende degli attori, tantissimi per la verità, s’intersecano per formare un enorme mosaico, preludio all’ascesa al potere, per niente scontata, del Führer e naturalmente al conflitto mondiale che tante cicatrici ha lasciato nelle generazioni a venire.
È storia drammaticamente reale, affascinante per quanto si voglia, ma purtroppo anche orribile, tragica, non solo per le conseguenze prodotte da una guerra senza confini, per quei milioni di morti tra soldati e civili, ma anche e soprattutto per l’aberrante ‘soluzione finale’ pensata dai nazisti per eliminare gli ebrei.
Alla fine ne usciranno tutti sconfitti, vincitori e vinti.

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